4^ dom. di Avvento - 2019

cartellone 4

 

Dalla Parola alla vita ...

Ci fidiamo di più di chi conosciamo o di chi non conosciamo? Semplice: ci fidiamo di chi conosciamo, di chi passa del tempo con noi, di chi ci parla. È stupendo: Dio ci dona Gesù, suo Figlio, perché stia con noi e perché possiamo imparare a fidarci di Lui. Gesù ha vissuto una vita come la nostra, è cresciuto, ha imparato mille cose e così ci ha donato la possibilità di chiamare Dio, Padre Nostro, per sentirlo vicino ogni giorno.

Essere Chiesa è imparare a fidarsi di Gesù.

 

Preghiera

Padre Santo,
aiutaci ad ascoltare
la tua parola per imparare,
come Giuseppe, a fidarci di Te
e a seguire la strada
che Tu ci indichi.

Fa’ che sappiamo riconoscere in Gesù
il modello da seguire,
che sappiamo imparare da Lui
a riconoscerti come un papà
che ci vuole bene
e a chiamarti “Padre nostro”. Amen.

 

Letture della S. Messa

 

Dal libro del profeta Isaìa

(Is ,10-14)

In quei giorni, il Signore parlò ad Acaz: «Chiedi per te un segno dal Signore, tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure dall’alto».
Ma Àcaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore».
Allora Isaìa disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta stancare gli uomini, perché ora vogliate stancare anche il mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele».

Salmo 23: Ecco, viene il Signore, re della gloria.

Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito.

Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli.

Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.

 

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

(Rm 1,1-7)

Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per chiamata, scelto per annunciare il vangelo di Dio – che egli aveva promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sacre Scritture e che riguarda il Figlio suo, nato dal seme di Davide secondo la carne, costituito Figlio di Dio con potenza, secondo lo Spirito di santità, in virtù della risurrezione dei morti, Gesù Cristo nostro Signore; per mezzo di lui abbiamo ricevuto la grazia di essere apostoli, per suscitare l’obbedienza della fede in tutte le genti, a gloria del suo nome, e tra queste siete anche voi, chiamati da Gesù Cristo –, a tutti quelli che sono a Roma, amati da Dio e santi per chiamata, grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo!

 

v1Dal Vangelo secondo Matteo

(Mt 1,18-24)

Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Però, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa “Dio con noi”.
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.

 

Un ringraziamento agli amici delle Diocesi di Fossano e Cuneo per le riflessioni, la preghiera e l'idea dei cartelloni - http://www.diocesifossano.org/

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